PIETRALUNGA – SAN FAUSTINO – LA VALLE DEL CARPINA

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Si parte da Pietralunga, più esattamente da Piazza VII Maggio, si percorre via Roma per tutta la sua lunghezza fino al bivio, dove si svolta a destra e si continua lungo via Falani, arrivati alla rotonda, si prende la terza uscita direzione Umbertide. Subito dopo il Santuario della Madonna dei Rimedi, che troviamo sulla destra, si gira a sinistra in direzione Gubbio. La strada sale con una buona pendenza per 2 Km, si percorre tutta la salita fino ad arrivare ad un bivio, si svolta a destra e si segue di direzione Gubbio
Dopo circa 1,2 Km si gira di nuovo a destra e si imbocca una strada bianca, da qui seguendo la direzione “San Faustino Resort” si inizia a percorrere la strada di crinale che divide il comune di Gubbio da quello di Pietralunga. La strada è pianeggiante in buono stato, si prosegue sempre dritti, poco dopo si ammira la vallata di Gubbio sulla sinistra e si nota il primo fabbricato sparso sulla destra. A 4 Km si inizia a salire e si trova il primo bivio dove si svolta a destra, seguendo sempre direzione San Faustino. Subito dopo si nota sulla destra un sasso con l’inscrizione Santa Certa ( non svoltare a destra) proseguire sempre dritti. Dopo circa 2 Km la strada diviene asfaltata a piccoli tratti, sulla sinistra si ha una azienda agricola e sicuramente, prima o dopo il casolare, si vedranno pascolare splendidi esemplari di Chianina Umbra. Dopo circa altri 2 Km (8 km dall’ incrocio con la strada bianca) si incontra un bivio, girare a destra. Lungo il percorso, sulla sinistra, si nota un piccolo fabbricato tinteggiato di bianco; imboccando la strada bianca che scende, e dopo circa 1,3 Km dall’incrocio, ci si trova di fronte allo splendido Resort di San Faustino. Sulla destra si ammira la piscina in prima linea, e per coloro che non si sentono stanchi e che intendono proseguire per il percorso più lungo, si può imboccare la strada bianca che sale, e passa tra il parcheggio e il Resort. In alternativa, al bivio, prima del Resort, si notano le frecce bianche-rosse della segnaletica CAI che indicano il sentiero 116, a destra, si arriva in loc. Carpini, e da lì si può riprendere la SP 201 per tornare a Pietralunga.(Vedi parte della descrizione dell’itinerario a piedi Carpini – Tre Ponti – San Faustino nell’ultima parte da “Oltrepassata l’abbazia…”) Seguendo invece la freccia bianca-rossa del segnale CAI direzionata verso sinistra, dopo pochi metri in salita, si nota sulla destra il fabbricato “Casanuova”, si prosegue quindi sulla strada bianca fino a quando questa non si interrompe, a questo punto vi sono di nuovo due possibilità: o si continua per il sentiero CAI 116, ma attenzione vi sono una serie di cancelli tutti apribili che devono essere accuratamente richiusi dopo il passaggio, vi sono infatti Chianine al pascolo, è questa però la direzione giusta per coloro che amano passare su sentieri e strade imbrecciate, (consultare quindi la descrizione dell’itinerario a piedi Carpini – Tre Ponti – San Faustino nella parte iniziale, ricordando però che lo si sta percorrendo in senso contrario) oppure si svolta a sinistra prima del cancelletto e si imbocca una strada sterrata (allungando il giro ). Proseguendo in tale direzione si raggiunge l’agriturismo Ginestra. Qui inizia la strada asfaltata SP 203, una bellissima strada di crinale da cui è possibile ammirare, sulla destra, l’incantevole borgo di Montone, e sulla sinistra la vallata verso il torrente Assino. Si prosegue sempre dritti e al primo bivio sulla destra si gira, la strada scende e dopo un km dal bivio diviene bianca e inizia una salita impegnativa di circa 300 m, fino ad arrivare all’incrocio con la strada asfaltata. Qui si svolta di nuovo a destra, e ammirando Montone sulla sinistra, dopo circa 1,8 Km, si gira a sinistra e si prosegue per la strada asfaltata fino all’incrocio con la SP 201, da qui si segue direzione Pietralunga.
A questo punto se si è stanchi si può proseguire per la strada provinciale, se si vuole invece continuare ad ammirare la natura incontaminata della Valle del Carpina si svolta a sinistra al primo bivio e si segue la direzione “Osservatorio Astronomico”
Non appena passato il ponte si prosegue a destra e da qui sempre dritti lungo la strada che costeggia il torrente Carpina, direzione Pietralunga. La strada è tutta bianca con leggeri saliscendi fino ad arrivare al bivio, in località “Caigisti”; superato “Il Pioppo” Case Vacanze, si svolta a destra sempre direzione Pietralunga. Qui il percorso si sovrappone al Cammino di Francesco ed è la parte più difficile con una notevole pendenza per circa 3 Km, fino ad arrivare al bivio con la strada comunale. Si prosegue verso sinistra e si continua seguendo le indicazioni che dopo pochi Km ed un ultimo strappo ci porteranno al punto di partenza Piazza VII Maggio.

Periodo: tutto l’anno esclusi i mesi invernali
Tipo di turismo: percorso vario, piacevole, a tratti un po’ faticoso, molto interessante. Adatto al turismo attivo, con un buon livello di allenamento. Da affrontare in mountain bike con forcella ammortizzata.
Tipo di percorso: ad anello, su strade asfaltate 40 %, bianche 50% e su sentiero sterrato 10% – segnato tramite segnaletica stradale e per i sentieri alternativi frecce e vernice bianca/rossa.
Punti d’interesse: storico/architettonico (Abbazia di San Faustino);
naturalistico (la Valle del Carpina);
paesaggistico (panorami su Gubbio/Montone/ Vallata dell’Assino e Valle del Carpina).
Servizi complementari: Hotel Tinca, B & B Luna, Locanda Fiorucci, Osteria del Podestà, Pizzeria Il Triangoli, Country house –Ristorante Locanda del Borgo, B & B Ginevra, Ristorante-Pizzeria Lo Scacciapensieri – Agriturismo La Cima, Resort Abbazia di San Faustino, Country house Le Carpine, Il Pioppo (Case vacanze), Hotel Candeleto e Agriturismo Borgo di Corolla.

Aneddoti: La Brigata San Faustino – Proletaria d’urto è una formazione partigiana operante nell’Alta Umbria, con fulcro a Pietralunga, tra il settembre del 1943 e il luglio del 1944. Nei periodi di massima attività coinvolge circa 350 partigiani, organizzati in vari gruppi. Venne costituita dal liberale Bonuccio Bonucci, in località San Faustino, presso Pietralunga. L’attività militare della brigata è per tutto il periodo dell’occupazione molto limitata dalla cronica carenza di armi ed equipaggiamento, dalla scarsa preparazione del gruppo dirigente del CLN perugino e dall’estrema autonomia dei vari gruppi che la compongono. Per lungo tempo si deve limitare ad attività di sabotaggio, attacchi agli ammassi per la distribuzione dei viveri alla popolazione e agguati contro piccole pattuglie tedesche e fasciste. Il 26 Aprile 1944 disarmate le caserme della Guardia Nazionale Repubblicana e dei Carabinieri di Pietralunga, la Brigata, riesce a costituire una zona liberata autonoma con al centro il comune di Pietralunga, proclamata ufficialmente il 30 aprile 1944. Dopo alcuni giorni, la zona controllata dalla Brigata veniva sottoposta a un pesante rastrellamento, nel corso del quale vennero fucilati sette ragazzi nella piazza centrale di Pietralunga, mentre a Città di Castello veniva invece fucilato senza processo Gabriotti, che dopo l’8 settembre aveva contribuito all’organizzazione delle bande partigiane della zona. La zona viene controllata fino al momento del passaggio del fronte, nel luglio del 1944, durante il quale la Brigata aiuta le forze alleate nell’avanzata e fornisce uomini per il mantenimento dell’ordine pubblico.

Stato segnaletica: sentiero segnato vernice bianca/rossa
Stato manutenzione:
Lunghezza: 18 KM
Dislivello: 650 m
Durata: 5h 45
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