PIETRALUNGA – CAIMONI – CIVITELLA – MORENA – SAN BENEDETTO

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Si parte da Pietralunga, più esattamente da Piazza VII Maggio, si percorre via Roma per tutta la sua lunghezza fino all’incrocio con la strada comunale di Salceto Lame e si prosegue su quest’ultima un po’ stretta ma con un buon manto stradale. Dopo circa 3 km dal bivio, sul lato sinistro della curva si ha l’intersezione con una strada bianca in salita, appena svoltato per questa si vede il cartello di direzione per San Pietro. Dopo 300m si ha un bivio girare a destra e proseguire sempre dritto, seguendo le indicazioni del sentiero CAI 120 e subito dopo del 119b direzione Monte Castellaccio. Si passa attraverso una fitta pineta fino ad arrivare ad un prato che lascia lo spazio alla vista, donando un panorama suggestivo su Monte Nerone a destra e sulla valle del Carpinella a sinistra. All’incrocio con la strada sterrata si prosegue a sinistra verso vocabolo Caimoni, il rudere dell’imponente fabbricato, che detta il nome alla località lo si vede, alla prossima curva, sulla destra. Il percorso continua a salire fino ad arrivare all’ intersezione con un altra strada bianca, qui si prosegue verso destra. Da qui si ristringe un po’ la strada ma si allarga la vista sull’Appennino Umbro-Marchigiano e dopo circa 800 m si ha il bel casale privato di Castelvecchio. Si continua dritti, il fabbricato rimane sulla destra, si inizia ascendere e ci si trova di fronte ad un altro casolare, si continua dritti e dopo altri 800 m da quest’ultimo si ha un bivio dove si svolta a destra iniziando nuovamente a scendere. Da qui la strada a tratti è un po’ rovinata. Si prosegue lungo la strada principale che da bianca diviene asfaltata appena si incontra il primo il nucleo di fabbricati rurali denominato Casaricca e subito dopo si ha l’agglomerato di Loretuccio fino ad arrivare alla frazione di Caicivitella. Subito dopo si prosegue verso sinistra direzione Morena, si inizia a scendere per poi risalire al ponte. Qui si entra nel territorio del comune di Gubbio e più precisamente si attraversa la frazione di Morena, dove, all’altezza dell’ultimo fabbricato, la strada asfaltata finisce e dà spazio a quella imbrecciata. Alla diramazione si prosegue dritti, sulla sinistra si ha l’abitazione “Gran Noce” e si continua tenendo la destra. Attenzione in questo tratto di percorso ci possono essere cani liberi che sorvegliano il pascolo, la zona è recintata con cartelli di pericolo ben in vista. Si continua dritti per la strada principale che sale fino ad 800 m.s.l.m., poi si scende intravvedendo sulla sinistra tanti fabbricati sparsi e piccoli nuclei abitativi per la compagna, con il monte Monte Catria che gli fa da sfondo. Si continua mantenendo la destra ai prossimi due incroci, fino ad arrivare ad una intersezione, prima del nucleo abitativo di Salia, che si vede sulla sinistra. Da qui si prende la strada più stretta che sale, si continua dritto anche se si percepiscono subito dopo due strade sterrate sulla destra. In questo tratto di circa 2 Km si attraversa un bosco fitto, il tratto è fresco ed ombreggiato. Dai 710 m.s.l.m. si arriva a 820 m.s.l.m. e subito dopo aver superato l’apice di questo tratto di percorso, la strada si sovrappone alla “Via di Francesco”. Si possono notare i primi cartelli gialli-blu dell’itinerario sul lato sinistro della strada, percorrendo la prima curva ad u che si incontra scendendo. Si prosegue nel senso opposto delle frecce, si continua a scendere per la strada bianca accompagnati da Monte Nerone sulla destra e con la splendida vista dell’imponente Castello di San Benedetto Vecchio di fronte. Si nota un laghetto artificiale sulla sinistra e subito dopo la strada si snoda tra due ruderi, il percorso che continua a scendere è a tratti un po’ dissestato dagli attraversamenti dell’acqua, fino a che non si arriva all’intersezione con la strada provinciale 205 , qui si svolta a destra direzione San Benedetto Vecchio, si inizia a salire fino al bivio, con la strada provinciale 204. Arrivati alla “pinetina” che fa da spartitraffico si gira a destra direzione Pietralunga e si percorrono i tornanti del Palazzetto fino al bivio, dove si svolta a sinistra e si imbuca via Roma per tornare al punto di partenza.

Periodo: tutto l’anno esclusi i mesi invernali
Tipo di turismo: percorso vario, piacevole, a tratti un po’ faticoso, molto interessante. Adatto al turismo attivo, con un buon livello di allenamento. Da affrontare in mountain bike con forcella ammortizzata.
Tipo di percorso: ad anello, su strade asfaltate 20 %, bianche 80% – segnato tramite segnaletica stradale e per un piccolo tratto con frecce e vernice bianca/rossa.
Punti d’interesse: storico/architettonico (Chiesa di Loretuccio – Chiesa di Morena);
naturalistico (Oasi di Varrea);
paesaggistico (panorami su sulla Valle del Carpinella e l’Appennino Umbro-Marchigiano).
Servizi complementari: Hotel Tinca, B & B Luna, Locanda Fiorucci, Osteria del Podestà, Pizzeria Il Triangoli, Country house –Ristorante Locanda del Borgo, Agriturismo San Benedetto Vecchio e Agriturismo Il Palazzetto.

Aneddoti: Questa porzione di territorio ricade nella parrocchia di Morena, regno di don Marino Ceccarelli, il prete partigiano, che nel 1944, fresco di nomina sacerdotale, si arruolò nella brigata d’urto San Faustino, ospitandone il comando nella piccola chiesa; il 7 maggio, i tedeschi diedero l’assalto alla chiesa durante la celebrazione della Santa Messa, rimanendo esterrefatti quando il parroco, sollevata la tonaca, ne estrasse un’arma da fuoco con la quale si fece strada fra i belligeranti, riuscendo a fuggire e a nascondersi nel greto del sottostante fosso.

Stato segnaletica: sentiero segnato vernice bianca/rossa
Stato manutenzione:
Lunghezza: 35 KM
Dislivello: 450 m
Durata: 2h  45
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